La gatta selvatica, animale poco incline a lasciarsi avvicinare e comunque un predatore, posò una zampa sulla gamba di Icarius.
Ma naturalmente il Taddeide non comprese quel gesto, né immaginò l'assurda verità.
Così si voltò indifferente dall'altra parte.
“Clio...” disse, guardando la donna davanti a sé.
“Si, sono io...” fece lei, per poi avvicinarsi.
Accarezzò il volto di lui e lo baciò.
Icarius allora spostò il velo, liberando il volto di lei.
Era proprio Clio.
“Chi sei tu?” Guardandola negli occhi lui.
“Non mi riconosci più?” Sorridendo lei.
“Hai il volto di Clio” mormorò Icarius “ma non sei lei...”
“Il mio volto non lo vedi?”
“Che inganno è mai questo.” Stupito lui. “Non sei Clio... lei non bacerebbe mai così facilmente un uomo...”
“Ma tu sei Icarius.” Replicò lei.
“Chi sei?” Afferrando Mia Amata lui. “Dove sono Clio e Hansiner? Parla, strega, maga o demone che tu sia!”
“La differenza tra una donna e l'altra” disse lei “non sta forse solo nel cuore di un uomo?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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