Icarius annuì a Clio, per poi voltarsi verso Elbetya.
“Dimmi dove hanno il loro covo.” Disse.
“Non temere, ti troveranno loro.” Rispose la maga.
“Allora devo andarmene.”
“Lo so.” Annuì lei.
Battè allora le mani ed una porta si aprì.
“Seguite quel corridoio” fece Elbetya “e vi porterà all'uscita del mio palazzo. Una volta fuori li avrete addosso. Posso solo dirvi dal guardarvi dal Fratia.”
“Fratia?” Ripetè Icarius.
“Si, il richiamo dei fanatici.” Spiegò Elbetya. “Ora andate.”
“Grazie...” Icarius a lei e poi prese Clio per mano.
Imboccarono il corridoio e svanirono, lasciando Elbetya in lacrime.
Icarius e Clio percorsero quel passaggio ed infine giusero davanti ad una porta che si aprì all'istante.
E dietro di essa trovarono Pinto, il pellegrino, Dension, Elv, Sammone ed una donna anziana che naturalmente era Gwen.
“Voi che fate qui?” Stupito il Taddeide.
“Cercavamo te!” Esclamò Pinto.
“Siamo rimasti bloccati da un enigma.” Mormorò Sammone.
Icarius si voltò e lesse l'arcano inciso nella pietra.
“La risposta è neve.” Svelò. “Ora però basta giocare...” e raccontò loro tutto, del falso fiore e del rapimento di Dacey.
“Dobbiamo trovarla!” Gridò Dension.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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