Quel canto.
Dolce, leggero, armonioso.
Eppure con un velo di malinconia fra le sue parole.
E quella voce, fragile, sottile, quasi etera.
Tutti udirono quel canto a bordo.
Icarius corse verso il parapetto, cercando di penetrare la nebbia con lo sguardo, come se cercasse di svelarne ogni mistero, partendo proprio da quel canto.
“E se...” disse Palos “... se... se fossero le leggendarie sirene?”
“Le sirene vivevano presso il mare, non nei fiumi.” Fece Hansiner.
“Non capite...” Icarius stupito a Clio e agli altri “... non è solo il Fiore Azzurro che cita... no... ma l'intera poesia... questa la recitavano i miei antenati ed è conosciuta solo a Capomazda... come può essere giunta fin qui? Chi la sta cantando?” Il suo sguardo era stravolto.
Anche Dacey, Gwen ed Elv erano sul ponte e pure loro come gli altri udivano quel dolce e misterioso canto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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