“Ecco, in verità...” disse uno dei militari a Clio “... in verità quel canto...”
“Quel canto” all'improvviso una voce “è solo frutto di una forte suggestione acustica.” Era un cavaliere giunto col suo cavallo. “Causata dall'umidità che si addensa sul fiume.” Sorrise. “Benvenuti, stranieri.” Con un lieve inchino. “Sono sir Vengor, gran cavaliere di Scafris...” saltò giù dalla sella “... i miei omaggi alla vostra bellezza, milady...” baciando delicatamente la mano di Clio.