“Dunque” disse Icarius a Clio “avete scoperto quasi nulla, fatta eccezione per quel tipo. Vorrà dire scenderò io stesso a terra domattina...” sorseggiando del vino “... siamo in cerca del Fiore, non di improbabili Ciceroni.”
“Quel tipo non mi piace.” Mormorò Sammone.
“Solitamente sono innocui.” Divertito Icarius.
“Hai già un piano?” Chiese Palos.
“Parlate come se ci attendessero chissà quali pericoli...” Icarius “... a me sembra una città ospitale... e poi” sorridendo “dicendo così finirete per turbare lady Gwen e lady Dacey... la prima mi fissa con sguardo truce dall'inizio della cena...” sarcastico “... mentre la nostra dama della margherita vaga distrattamente con lo sguardo nella sala... immagino per la mancanza di vostro marito... ahimè, dunque la margherita non è servita a darvi il buonumore.” Facendole l'occhiolino. “Suvvia, amici...” battendo le mani e facendo entrare il cuoco con un vassoio di biscotti “... per rallegrare la serata il nostro maestro culinario ha preparato i biscotti della felicità... in ognuno è contenuto un biglietto magico.” Guardò Dacey che sedeva accanto a lui. “Magari vi farà tornare il sorriso, milady.”