Ormai era chiaro che non sarei riuscita a dormire.
La sera scemava in notte, e per quanto guardassi quella porta restava ferma.
Poi sentii le risate di Pinto e Sammone, sorrisi, come avrei voluto essere lì con loro, spensierata.
In quel momento mi resi conto che un po' mi mancavano i miei ribelli, l'atmosfera leggera, la lotta a Maruania, gli atti di eroismo, le goliardate e le azioni incoscienti.
La musica, quelle canzoni che cantavano i nostri ideali, la fratellanza.
Ora tutto sembrava lontano.
Ma sapevo anche che non sarei mai tornata indietro, era quello il mio posto ora.
D'un tratto trasalii, mi misi a sedere per poi sorridere.
Rammentai le parole di Icarius quando gli avevo rivelato il mio segreto.
Mi avrebbe tenuto con loro a patto che non lasciassi morire il Lupo Nero.
Forse era in letargo da troppo tempo, anche se non avevo notizie di Maruania su cui scrivere, né qualcuno a cui potessero interessare le mie parole.
Avrei scritto solo per me, piuttosto, ma era un'alternativa migliore che star lì a rimuginare.
Così mi alzai e raggiunsi la scrivania, sistemai il lume e iniziai a scrivere.
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