Il palazzo era a dir poco inquietante, come se quell'atmosfera fosse capace di avvilirti e farti perdere ogni vitalità, ogni sorriso.
Come se una malinconia soffusa e pungente ti avvolgesse.
Seguii Vengor all'interno del palazzo, guardandomi attorno.
Sorrisi nel vedere il custode addormentato, ma ci pensò il cavaliere a svegliarlo, e anche questi parve sorpreso della nostra visita.
Eppure mi rese sempre più curiosa.
Paradossalmente pensai che anche di sera potesse essere affascinante, tetro e spettrale.
Ma quella sera speravo vivamente di essere sulla nave.
Così, mi accinsi a seguire il cavaliere che mi avrebbe guidato in quella visita così strana.
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