Specchio di Zaffiro
Sono lo specchio che riflette
colei che dinanzi si pone;
in me il suo sembiante consulta
come il suo giudizio mi impone.
"Costei sono io, nello specchio immersa",
accerta vedendosi dunque riflessa;
ivi vede però una porta diversa
e l'immagine a retro non è la stessa.
"Potessi entrar nello specchio
solo per veder ove la porta conduce!"
Così rimane e si duol parecchio
poiché il disio in vero non si traduce.
"Come può che il finto parvente
sia più libero di mutare il suo mondo,
e possiede maggior libertà della sorgente?"
E l'immagine: "Ciò mi domando, e ciò rispondo!"
Con grande sorpresa fu colta zaffiro
pur rimasta muta dinanzi a sé parlante;
e l'immagine: "Or parlo poiché ti ammiro,
e quel che credi lontano non è distante!
Se desideri, entra e te con te sostituisci,
troverai un mondo pur simile ma non uguale,
a quel che nella realtà ti manca, qui ti unisci,
nuova forza raccogli e lasci ogni male".
Così disse, ed al suo parlar prestò fede;
svanì dunque nello specchio e aprì la porta.
E l'immagine, ormai vera: "Nessun vede
differenza in me, e altrove zaffiro si conforta!"
Sarà un cavaliere a richiamarvi certamente
appena gli mancheranno le vostre parole!
Vanegoor.