Gwen e Pinto consumarono il loro pasto all'ombra del sicomoro, mentre la nebbia e l'umidità avvolgevano ogni cosa, rendendo l'aria appiccicosa, unta, pesante, densa, opprimente e avvilente.
La vegetazione era lussureggiante e dominava attorno al sentiero che segnava il cammino verso Scafris.
“Sarà meglio rimettersi in cammino...” disse poi Pinto “... forse in città avremo notizie del vostro Elv...”
Ripresero il cammino e dopo un'ora arrivarono alla porta di Scafris, che addormentata spuntava nella nebbia come fosse un luogo incantato e intriso di vaga inquietudine.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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