Il duello.
Icarius e Vengor presero a battersi, con colpi rapidi e decisi.
Il Taddeide sembrò ignorare le parole di Clio, mosso da un evidente astio verso il cavaliere.
Il duello continuò, con il tintinnio delle lame ed i loro bagliori alla fioca luce emessa da Cq per illuminare l'ambiente.
Ma colpo dopo colpo la ferita di Icarius iniziò a riaprirsi, sanguinando vistosamente.
E ad ogni fendente il braccio gli diventava sempre più pesante e meno reattivo.
“Dimmi...” disse Vengor mentre menava i suoi colpi parati sempre con più difficoltà dal Taddeide “... vuoi batterti per l'onore di una così? Non ne vale la pena...” ridendo ed indicando la ribelle.
Icarius, allora con rabbia menò un colpo cieco, che Vengor parò.
“Tu sei il solito tipo che parla troppo...” il cavaliere al Taddeide “... e tu per lui facevi la sostenuta?” Rivolto poi a Clio, con tono carico di disprezzo.
E con un altro fendente Vengor disarmò Icarius, facendo cadere Mia Amata a terra.
“No!” Gridò Pinto che assisteva accanto a Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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