Dacey aprì il diario e cominciò a leggerlo.
La prima pagina recava alcuni disegni, tutti raffiguranti vari fiori stilizzati ed a margine vi era scritto qualcosa.
Era un nome poi in seguito cancellato con un tratto di penna.
Ma tuttavia ancora leggibile:
Guisgard de'Taddei
Sotto poi vi era una sorta di poesiola, simile a quella udita nel misterioso canto sul fiume e poi a Scafris.
E così recitava:
“Senza sosta lo cercan qua, lo cercan là...
Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa.
Che sia sbocciato in un sogno o in un sussurro,
questo mio bellissimo e meraviglioso Fiore Azzurro.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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