Vengor restò disarmato e si dichiarò sconfitto.
Ma Clio non ebbe pietà e lo colpì violentemente con un colpo di spada, facendolo così cadere a terra senza vita.
Il sibilo del fendente di Damasgrada fu come una sentenza.
In quel momento Icarius scese dal tetto con in braccio Zafirya svenuta.
“Icarius.” Disse Sammone vedendolo.
“Cos'è successo qui?” Chiese il Taddeide guardando il corpo senza vita di Vengor.
“E' solo morto un vigliacco.” Rispose Hansiner.
“Ben fatto, Clio.” Icarius alla ribelle.
Adagiò poi Zafirya su una bassa sedia.
Era pallida e col respiro irregolare.
“Gwen...” Icarius fissando la giovane pagana “... prima avete curato la mia ferita riaperta... vi prego di far qualcosa anche per questa ragazza o morirà...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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