“E chissà...” disse Hold a Dacey, mentre il cielo cominciava a coprirsi di alte e dense nuvole scure “... forse avete ragione voi, ragazza mia... chissà...”
Ad un tratto un bagliore lontano e poi il rumore di un tuono.
E Dacey avvertì un leggero capogiro...
Il tempio era vasto, di forma circolare e sorretto da alti colonnati scolpiti che giungevano fino alla grande volta soprastante, con i suoi misteriosi e simbolici affreschi.
Esotiche ed ammalianti essenze erano lasciate bruciare in ampi bracieri intarsiati con immagini allegoriche ed il loro profumo, accompagnato da un sottile e trasparente fumo, avvolgeva l'intero ambiente.
Il tempio era gremito ed in modo ossessivo i fanatici là raccolti inneggiavano con uno strano ed incomprensibile idioma.
Ad un tratto apparve il gran sacerdote, con accanto una giovane donna tenuta ferma da due uomini con indosso solo un sottanino stretto sui fianchi.
Tutti loro fissavano un ragazzo incatenato in un sarcofago.
“Hai peccato contro Amisc...” disse a lui il gran sacerdote “... e pagherai.” Annuì a due dei suoi e quelli versarono due ceste di grossi serpenti velenosi nel sarcofago, per poi chiuderlo e sigillarlo.
E solo le urla strazianti del ragazzo in esso rinchiuso zittirono per un momento il fanatismo di quegli uomini che poi esultarono a gran voce.
“E ora tu...” il gran sacerdote alla giovane “... per aver preferito l'amore ad Amisc...” ed i suoi la gettarono in un vano sottostante, per poi murarla viva.
“Amisc è stato placato!” Gridò il gran sacerdote. “Chi ha peccato ora giace nel più profondo degli inferni! E presto avremo una nuova prediletta per il nostro signore!”
E tutti esultarono con ancora più vigore.
Fu un istante.
Poi quella visione svanì, lasciando Dacey a fissare il cielo che ormai riversava una forte pioggia sul fiume e sulla campagna, dissipando finalmente la perenne nebbia.