“Non è il tuo cuore che mi spaventa...” disse Icarius avvicinandosi ancor più col suo viso a quello di Clio “... ma il mio...” fu allora che la ragazza comprese che stava per baciarla.
Ma poi accadde qualcosa.
Un battito d'ali.
Sulla mensola della finestra semiaperta apparve un uccello.
Ma non un uccello qualunque.
Era una gabbiabella blu.
E nel vederla Icarius trasalì.
“Hai udito la canzone...” mormorò il Taddeide.
Si avvicinò lentamente alla finestra.
“Ti prego, parlami, amica mia...” alla gabbianella “... che devo fare? Dove devo andare? Dimmelo, ti prego...”
La gabbianella lo guardò per un lungo istante e poi volò via, svanendo nel cielo schiarito dall'albeggiare.