“Magari” disse Icarius, mentre conduceva Clio con sé nella sua cabina “se quelle camice ti staranno bene come credo potrai sempre legarmi ad una sedia o al letto... dopotutto una ribelle come te saprà certo farli stretti i nodi di una corda.” Divertito.
Raggiunsero la cabina nella penombra del corridoio.
Icarius aprì lentamente la porta e poi fece cenno a Clio di entrare prima di lui.
Richiuse la porta dietro di loro ed accese una candela su un basso tavolino in noce.
Un alone leggero e tremolante si diffuse nella cabina.
Il Taddeide allora aprì l'armadio e mostrò alla ragazza le camice che vi erano racchiuse.
“Come detto sono tutte audaci...” riempiendo due bicchieri con del vino rosso “... alla tua bellezza, unico antidoto alla mia solitudine...” offrendole uno dei due bicchieri di vino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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