Gwen prese il libro, si sedette e cominciò a leggerlo...
“Queste sono le memorie del marinaio Olef, scampato al naufragio della sua nave, la Junkya e rimasto in balia del mare al largo della Conca del Diavolo.
Che Iddio Onnipotente, Onnipresente ed Onnisciente mi perdoni e salvi la mia anima per aver messo per iscritto questo racconto.
Mi si potrà accusare di aver perso il senno, ma la mia anima resta pura, poiché io non ho preso parte a ciò che racconterò in queste pagine.
E prima di cominciare, invoco su tutti gli uomini di mare, siano essi marinai, soldati, pescatori, naufraghi o predoni di non incontrare mai l'orrore di cui io sono stato testimone.”
Così recitava l'inquietante prefazione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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