tutte le sere,a quest'ora del giorno,quando il cielo volge all'imbrunire,il vento si placa.
Dal principio non vi avevo dato peso,credevo si trattasse di coincidenza,ma proprio quando il vento si placa si ode un respiro.Anche ieri,mentre voltavo le pagine del libro,udii quel respiro,confesso che nelle sere passate ho creduto fosse frutto della mia immaginazione,poi ho cercato di prestar vigile attenzione e così,sera dopo sera,mi sono abbandonata al buio ed al silenzio,e ieri sera,mentre la tremolante luce sullo scrittoio disegnava strane ombre sugli oggetti riposti nella stanza,mi sono portata al balcone.L'aria era immobile,come le altre volte,le luci del paese si accendevano una ad una come le stelle nel cielo,il tramonto faceva cadere le ombre sui tetti e sugli alberi,non un cinguettio di uccelli,non uno stridore di finestra a socchiudersi,non un volo di civette tra le fronde,nè musica di cicala,tutto,nello stesso istante di ogni giorno di tutte le stagioni si volge al silenzio ed ecco il respiro esalato come un sospiro.A nulla è valso camminare sui fiori appassiti di bouganville,persino il mio passo non emetteva stridore,non un fruscio di foglie appassite,solo un sespiro,sempre un solo sospiro,Mi portai di nuovo allo scrittoio,stavolta impaziente e contrariata,nulla mi conduceva a quell'alitare,non un indizio,non una direzione,tornai a sedermi,ripresi in mano il libro,e scorsi che esso era ansimante,come un petto affannoso,le pagine si sollevavano come un diaframma,vi appoggiai sopra la mano,palpitava,poi l'orecchio,e scorsi il breve,lento,affievolito respiro come un sospiro.Eppure,intenta nella lettura dei contenuti,non mi ero mai accorta del cuore che batte in esso.
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