Clio si stese sul letto con quella camicia profumata e leggera.
Trascorsero lunghi istanti, che divennero minuti e poi ore.
Alla fine il Sole alto del mattino irradiava quel selvaggio scenario circostante.
Intanto Icarius aveva seguito Palos fino alla Sala Comandi, dove Maria elaborava le planimetrie di bordo.
“Un' avaria...” disse il Taddeide leggendo i dati.
“Già...” annuì Palos “... e non può essere stata causata da un guasto meccanico... i dati sono chiari... il condensatore a frammentazione è stato manomesso... e chiunque sia stato è di certo un esperto... qualcuno abituato a stare su una nave... ha manomesso il sistema in modo che il guasto si presentasse in un tempo stabilito...”
“Quanto ci vorrà per riparare il tutto?” Chiese Icarius.
“Non lo so...” scosse il capo Palos “... mi occorrono pezzi di ricambio e qui siamo in mezzo al nulla...” lo fissò “... c'è il concreto pericolo che il viaggio della Divina Misericordia sia terminato in queste lande desolate...”
A quelle parole il Taddeide trasalì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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