La tensione nel gruppo, a causa del comportamento di Dension, forse volutamente provocatorio, si poteva quasi toccare con mano.
“Stai tranquillo, amico mio...” disse Icarius a Sammone, infastidito dal contrabbandiere.
Poi la Luna sorse dalle alte nubi nel cielo della sera, illuminando la campagna.
“Torniamo al Trattors...” fece Icarius “... a turno noi uomini faremo da sentinelle, mentre le ragazze riposeranno.”
“Io non farò turni di guardia.” Seccato Dension.
“Come volete...” replicò Icarius “... ammesso che riuscite a riposare senza preoccuparci per vostra moglie.”
Dension lo guardò con odio.
Poi, ad un tratto, si udì qualcosa, accompagnato da un inquietante freddo.
Un ululato.
Lungo, profondo, che squarciò il silenzio della notte.
Un ululato feroce, carico d'odio.
“Avete udito?” Impressionato il pellegrino.
“Cosa può essere stato?” Dension.
“Suvvia, non allarmatevi...” mormorò Hansiner “... possono essere state molte cose...”
“Ditemene una...” fissandolo Dension.
“Beh, un lupo...” rispose Hansiner “... o un grosso cane randagio...”
“Qualunque cosa fosse” guardandosi intorno Icarius “meglio tornare alla svelta al Trattors...”
“Avete visto che freddo?” Stringendosi nel mantello il pellegrino.
Di nuovo quell'ululato, che divenne poi un cupo latrato.
“Di nuovo...” spaventato Cq “... e si è avvicinato...” guardando poi Gwen.
“Ma insomma, che diavolo può essere?” Hansiner.
“Rammentate le parole di quella gente nella cantina?” Fece il pellegrino. “Evitate la campagna e tenetevi sul sentiero...”
“E guardatevi dalla Luna...” Hansiner fissando l'astro d'argento.
“Alziamo il passo...” spronandoli Icarius, per poi fissare Clio preoccupato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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