Dacey strinse la mano di Dension che fu sul punto di parlare, ma Icarius avanzò verso Guren ed il contrabbandiere restò in silenzio.
“Siamo mercanti e veniamo da Sud, signore.” Disse il Taddeide. “Abbiamo avuto un'avaria e la nostra nave è momentaneamente fuori uso.”
“Mercanti?” Ripetè Guren. “E di cosa?”
“Di fiori, signore.”
“Fiori?” Sorridendo Guren.
“Si, signore.” Annuì Icarius.
“Oh, davvero vendere fiori porta guadagni tali da riuscire a sopravvivere?”
“Naturalmente, signore.” Rispose Icarius. “Gli studiosi di botanica, gli esteti, i giardinieri, i collezionisti, gli erboristi, senza dimenticare gli animi romantici e gli innamorati sono molti di più di quanto si crede.”
“Per Diana!” Esclamò Guren. “Non l'avrei mai detto! Ma dubito che qui venderete molti dei vostri fiori.” Divertito. “Gli animi ed i cuori della gente di queste terre sono freddi quanto il clima.”
“I fiori più belli e preziosi” con un lieve inchino Icarius “sono quelli che sbocciano dove il terreno ed il tempo sono impervi, signore. Come l'Amore Vero.”
“Siete dunque un poeta, oltre che un mercante?” Fissandolo Guren.
“Ogni buon mercante conosce bene la propria mercanzia, signore.” Icarius.
“E voi conoscete bene anche le parole.” Mormorò Guren. “Con esse ammaliate dunque queste tre bellissime dame che avete con voi?” Indicando Dacey, Clio e Gwen. “Per questo tardate a presentarmele?” Tradendo superbia.
“Signore, da dove giungiamo noi” spiegò Icarius “è irrispettoso presentare prima le donne e poi gli uomini.”
“Ora non siete più nelle vostre terre, ma nelle mie.” Spazientito Guren. “Sono il braccio destro del Gastaldo ed in assenza di sua eccellenza qui comando io, avendo diritto di vita e di morte su chiunque.”
“Allora sarà bene che presenti me ed i miei compagni al vostro cospetto, signore.” Icarius all'uomo. “Il mio nome è Icarius, mentre questi è Hansiner, poi Sammone, il mio amico pellegrino ed infine Dension. Il mio droide Cq e loro sono” con un cenno verso le tre ragazze “Dacey, moglie di Dension, la mia compagna Clio ed infine Gwen.”
“Ella non ha dunque un cavaliere?” Guren guardando proprio Gwen.
“Ella è mia sorella, signore.” Mentì il Taddeide e prendendo sottobraccio la fanciulla pagana. “Già promessa sposa ad un giovane che presto, a Dio piacendo, ci raggiungerà. Naturalmente fino ad allora è sotto la mia responsabilità e protezione.” Per poi guardare Gwen e sorridendole.