Guren guardò le tre ragazze e sorrise.
“Immagino il potere affascini...” disse “... ma vi rivelerò che non sono stato un buon signore ora...”
Intanto il piccolo a fatica e sotto la pioggia si allontanava lentamente.
“Sapete cosa diceva l'imperatore Marco Aurelio?” Continuò Guren. “Che la vera virtù di un imperatore è la misericordia...” estraendo la sua pistola “... meravigliosa, vero?” Indicandola al gruppo di falsi mercanti. “E' un Pulstar... modello semiautomatico... vi confesso che solo stamattina sono riuscito ad averla... e non l'ho ancora provata... dicevamo? Ah, si...” voltandosi in direzione del ragazzino “... la misericordia... invece io credo che il popolo, proprio come gli animali, vada addestrato... con la paura...” puntando l'arma verso il ragazzino che si allontanava “... la paura è il rimedio contro le miserie umane...” sparò.
Un attimo dopo il ragazzino cadde senza vita nel fango, sotto la pioggia battente.
L'eco della pistola era ancora nell'aria, seguito dalle grasse risate degli uomini di Guren.
“Ottima arma davvero.” Soddisfatto questi. “Riportate il corpo a sua madre.” Ordinò ai suoi. “Così terrà lontano dalla mia casa gli altri suoi figli ladri ed affamati.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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