Se avessimo potuto l'avremmo distrutto, lui e i suoi uomini.
Uno per uno.
Leggevo la tensione negli occhi di tutti noi, e Damasgrada vibrò, percependo la cattiveria di quell'uomo viscido.
Ma restare impassibili fu la scelta migliore, l'unica che avevamo in realtà.
Così, alla fine ci distribuirono gli alloggi, e sorrisi a Gwen, lieta che lo stratagemma avesse funzionato.
Saperla sola con quel tipo in giro era davvero preoccupante.
Almeno con noi non correva rischi.
"Già, spregevole..." dissi con disprezzo, una volta in camera, lanciando una rapida e malinconica occhiata ai suoi uomini che prendevano il corpo del ragazzino.
"Cominciamo a pensare a come uscirne incolumi e con i pezzi di ricambio, poi magari se avanza tempo potremmo sempre dargli una bella lezione a quel tipo..." Dissi piano.
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