“Sparare agli uomini...” disse Guren a quelle parole di Clio “... interessante anche questa idea...” ridendo “... interessante davvero...”
La cena cominciò.
Icarius appariva infastidito e taciturno.
“Ma parlatemi un po' del vostro lavoro...” mangiando Guren “... davvero c'è gente che acquista fiori da voi? Non è più semplice raccoglierli nei prati?” A Clio e a Gwen.
“L'esperto di fiori sono io...” bevendo Icarius “... dovreste chiederlo a me...”
“Trovo più piacevole discorrere con le nostre dame...” indifferente Guren “... a voi ciò secca?”
Icarius lo fissò per un lungo istante.
“Tutt'altro...” mormorò poi il Taddeide “... è che conosco bene la mia donna e mia sorella e so che simili discorsi a tavola possono indisporle.”
“Ora si parlava di fiori.” Guren.
“Ma prima di caccia e di giovani donne sgozzate.” Sorridendo Icarius.
“Noto che non vi rivolgete più a me col titolo di signore...” versandosi del vino Guren “... la caccia indispone anche voi? O forse vi secca che parli alle nostre dame? Cosa vi infastidisce di più? Che parli a vostra sorella, oppure alla vostra compagna?”
Icarius accarezzò Mia Amata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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