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Vecchio 25-09-2015, 16.56.35   #5966
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Proteggere me...” disse Dension a Clio “... lo credi davvero? Attenta tu piuttosto... quando il mastino verrà a prenderti il tuo Icarius non potrà far nulla per salvarti...”
A quelle parole Icarius si voltò di scatto ed estrasse rapidissimo Mia Amata, puntando la sua lama di luce contro il contrabbandiere.
“Avanti, eroe...” fissandolo Dension “... fallo... uccidimi... ne hai voglia, vero? Uccidimi... da vigliacco... mentre sono disarmato...”
“Non ne vale la pena...” abbassando la spada Icarius “... non ne vale la pena... ma se ti rivolgerei ancora così a lei” indicando Clio “io ti ucciderò... rammentalo...”
Poi intervenne Dacey per calmare il suo finto marito, che annuì alla ragazza e tornò a sedersi insieme a lei.
Gwen parlò ancora e riuscì a far scemare la tensione nella stanza.
“Ben detto, milady!” Annuì a lei Cq.
Un attimo dopo le porte si aprirono e tornò Guren.
Era visibilmente eccitato.
“Sto uscendo con i miei uomini...” a tutti loro “... per una battuta di caccia notturna...” con sguardo esaltato “... proverò finalmente la mia nuova pistola su un degno bersaglio e non più su un lurido ladruncolo...” rise “... il mastino ha ucciso ancora... e con la medesima dinamica... una contadinelle di sedici anni che tornava dal pozzo...”
“Quale dinamica?” Chiese Icarius.
“Aggredite alla giugulare” spiegò Guren “e poi sventrare.”
“Non sbranate?” Domandò il Taddeide.
“No.” Scuotendo il capo Guren. “Non le sbrana mai le sue vittime.” Sorrise. “Al mercante di fiori ora piace la caccia?”
“Solo per sport...” fingendo indifferenza Icarius.
“Pensate ai vostri fiori” con superbia Guren “che al mastino penserò io.” Li guardò tutti. “Ora vado. Naturalmente resterete mie ospiti. I servi vi tratteranno a dovere. A domani, mie bellissime signore...” rivolto a Clio, a Dacey e a Gwen “... dedicherò a voi ed alla vostra bellezza il mio trionfo.” Ed uscì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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