Gwen si mise a letto ed in breve, essendo stanca, si addormentò.
E sognò.
Ma niente di lineare.
Sogni confusi, immagini e figure sovrapposte che si confondevano.
Sognò la Divina Misericordia bloccata nelle rocce, poi il volto di Dension.
La ragazze sgozzate dal mastino, Ilamei, le sue terre del Nord ed infine Elv.
Sogni inquieti, come i suoi stati d'animo.
Intanto la notte trascorreva.
Icarius e Clio erano davanti a quella finestra.
“Un giorno ti racconterò ciò che vorrai...” disse lui “... quanto all'altra notte...” sorrise appena, prendendole la mano “... secondo una poesia mozarabica chiunque dice ad una donna ciò che ti ho detto io l'altra notte fa un patto con Amore... un patto che come pegno richiede il proprio cuore... ed è ciò che ti ho dato quella notte... il mio cuore... forse l'unica cosa che mi è rimasta... l'unica cosa che non devo nascondere... l'unica cosa che mi fa sentire ancora vivo... il mio cuore, ultimo scrigno di tutti i miei sogni ancora vivi... custodiscilo, Clio... è tuo ormai... qualunque cosa accadrà...” e le sfiorò le labbra con un dolce e leggero bacio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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