Icarius, Clio, Gwen e Cq lasciarono la casa del borgomastro e si addentrarono nel cuore della campagna.
Il Taddeide era riuscito a farsi spiegare da Faven come raggiungere il pozzo.
Era una notte fredda, sinistra ed angosciante.
Tutto era avvolto dall'oscurità e da uno spettrale silenzio.
Il sibilo del vento riusciva a rompere di tanto in tanto quella cupa atmosfera, ma il suo eco lamentevole rendeva il tutto più inquietante.
“Che notte inquietante...” disse Cq.
“E' il buio che impressiona.” Fece Icarius.
“A me, signore, spaventa più ciò che può nascondersi nel buio.” Cigolò il droide, mentre il loro carro si addentrava sempre più in quel luogo primordiale e misterioso.
La Luna cominciò ad uscire dalle alte nubi della notte ed il suo alone illuminò il pozzo.
“Eccoci al pozzo.” Mormorò Icarius.