“Si, potrebbe essere...” disse Icarius a Clio “... comunque non ci resta che attenderlo qui... prima o poi dovrà tornare...”
Gwen intanto era stata rapita da quella sensazione.
Quella di aver udito il sibilo del vento che mutava in un qualcosa di diverso.
“Gwen...” ancora il vento.
Sembrava la voce di Elv.
“Sento dei passi.” Sammone indicando la boscaglia.
Un attimo dopo dalla vegetazione apparve il borgomastro.
“Oh, guarda chi si rivede.” Ridendo questi.
“Ci ha sorpreso non trovarvi in casa.” Sorridendo Icarius.
“Ero in cerca di castagne.” Divertito il borgomastro. “Io adoro le castagne.”
“Vi capisco, piacciono molto anche a me.” Icarius.
“E poi, a dire il vero, sono passato da Faven...” scuotendo il capo “... una famiglia distrutta...”
“Questo orrore deve finire.” Sentenziò il Taddeide. “Ci occorrono informazioni su una donna... la vecchia che vive appena fuori dalla cittadina.”
“Ah, la vecchia dei tarocchi e quel suo figliolo...” fece il borgomastro “... Amlin...”
“Già.” Fissandolo Icarius. “Cosa potete dirci di loro?”
“Entriamo in casa, prego...” facendo loro strada il borgomastro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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