Passarono lunghi minuti di attesa, poi, finalmente gli occhi dell'uomo si aprirono e quelli di Marwel brillarono alla fioca luce del focolare.
Vide che il ferito tentava di mettersi seduto, ma era troppo presto per muoversi in quel modo ed ella s'accorse che l'uomo l'aveva capito, poichè vide la sua espressione mutare e trasformarsi in dolore.
La coperta si era scostata quando lo straniero aveva tentato di cambiare posizione, così la ragazza sorrise e ricoprì il suo corpo.
"Siete ancora a Bocca della Selva, ma in un luogo più sicuro. Il mio nome è Marwel e ho tentato di accudirvi al meglio. Un certo Amlin vi ha portato qui, ma purtroppo non so altro" disse prendendo il composto cremoso per le ferite e tentando, un po' impacciata, di slacciare le bende senza fargli male.
"Dovrete resistere, potrebbe bruciare un po'..." cominciò a togliere le bende e in poco tempo le ferite furono di nuovo sotto gli occhi della fanciulla.
"Qual'è il vostro nome?" gli chiese, più che altro per distrarlo.
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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