Hansiner annuì a Clio.
I tre così presero a correre nella boscaglia, tra i cespugli e la sterpaglia, mentre la Luna illuminava col suo alone spettrale quelle lande selvagge.
Si udì allora di nuovo quel terrificante latrato, ma stavolta più lontano.
“Sembra distante...” disse Hansiner correndo “... lo abbiamo distanziato, qualunque cosa fosse...”
Ma all'improvviso l'artista gridò e si ritrovò a terra.
“Aiutatemi...” stringendosi la caviglia “... ho... ho messo il piede in una dannata tagliola...”
“Per poco mi facevate prendere un colpo...” ansimando il borgomastro “... presto, aiutiamolo...” fissando Clio, mentre l'artista si dimenava per il dolore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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