Con un gesto delicato Guisgard portò un dito, lieve, a posarsi sulle labbra di Marwel, come a volerle impedire di esternare ancora paure e timori.
“Nè quell'uomo, né nessun altro a questo mondo potranno farvi del male...” disse pianissimo “... la Divina Misericordia, la mia nave, ci porterà lontano...” accarezzandole il capo “... in cambio, come pegno, mi prometterete di non piangere più e di non negarmi mai il vostro sorriso?” Facendole l'occhiolino.
Si toccò poi il petto, verificando la tenuta delle bende.
“Le ferite vanno molto meglio ora...” annuendo alla giovane “... posso camminare senza più grande fatica... dobbiamo uscire da qui e raggiungere la nave... solo là saremo al sicuro... abbiamo guadagnato un po' di vantaggio sui nostri inseguitori ma non durerà in eterno... inoltre credo presto sarà buio e dobbiamo spostarci in fretta... la bestia è ancora la fuori e conosce l'odore del mio sangue... ve la sentire di andare ora, Sophie?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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