Dacey aprì uno degli oblò per consentire all'aria pulita di entrare.
Fuori il crepuscolo ormai si avvicinava inesorabilmente.
Passarono lunghi minuti, poi forse anche un'ora.
Infine la ragazza perse la concezione del tempo.
Poi, ad un tratto, la porta si aprì ed entrò Nero.
“Oh, fate come se foste a casa vostra, madama.” Disse l'uomo, accendendosi una sigaretta. “Vi piace la mia cabina?” Tirando una lunga boccata. “Beh, manca il tocco di una donna, lo ammetto, ma almeno non è banale.” Rise, per poi sedersi su una poltrona dalla fodera sbiadita per il fumo. “Avanti, ditemi cosa gradite mangiare... in vostro onore farò servire qui la cena... contenta?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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