La luce mutò la notte in giorno in quello scorcio di boscaglia.
Poi i colpi e la bestia che svanì, come le ombre dissolte dal forte bagliore.
Guisgard allora a fatica raggiunse Marwel.
“Siete matta...” disse guardandola “... datemi il braccio... voglio controllare la ferita...” accorgendosi che era solo un graffio.
Poi si voltò verso quella luce.
Dal carro corazzato allora, aperto l'abitacolo, saltarono fuori due figure.
“Capo...” chiamò Sammone.
E con lui vi era anche il pellegrino.
I tre allora si abbracciarono.
“Come avete fatto a trovarmi?” Chiese Guisgard.
“Ti abbiamo cercato per tutta la foresta...” spiegò Sammone “... siamo tornati a riprendere il Trattors” indicando il cigolato corazzato con cui avevano messo in fuga la bestia “per avere una possibilità di riuscita. Ed alla fine ti abbiamo trovato.”
“E Clio e gli altri?” Fissandoli Guisgard.
“Sono chissà dove...” mestamente il pellegrino.
“Allora dobbiamo trovarli.” Il Taddeide.
“In giro ci sono quelli della nave nera.” Con tono cupo Sammone.
“Un motivo in più per trovare gli altri ed andarcene da qui.” Disse il pellegrino.
“Lei è Marwel...” Guisgard indicando la ragazza e mentendo sul suo vero nome per tenerlo segreto “... mi ha curato lei dalle ferite causatemi dalla bestia... sono vivo solo grazie a lei...” chiamandola a sé con un sorriso ed un cenno della mano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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