Andarsene da Evangelia? per andare dove? per fare cosa? chiedere aiuto a chi? la suora lo aveva ripreso, ma a parer suo non con tutte le ragioni. Sicuramente, se non avesse avuto l'orfanotrofio, Marwel non si sarebbe trovata in quella città dimenticata da Dio e dagli angeli, ma aveva tra le mani la vita innocente di dodici bambini e non poteva semplicemente fare un fagotto e andarsene.
"Ma se anche voi, Dottore, andaste via di qua, che cosa ne sarebbe dell'ospedale? dei feriti? dei bambini malati? credo che sia più coraggioso restare e aiutare che andarsene, fuggire..." quelle parole le uscirono dalle labbra quasi in un sussurro e come se non volesse farne uscire altre si portò le dita alla bocca e sfiorò la sua pelle.
"Siete giovane e ambizioso, ma non credete che passereste comunque la vita a fuggire? la guerra è ovunque, tanto vale rimanere dove c'è più bisogno di voi."
Arrossì. Era certa che dietro alle proprie parole c'era una semplice supplica, quella di non abbandonare la città al proprio destino, di non abbandonare gli uomini e le donne fragili, di non lasciare indietro i bambini.
"In cuor mio spero che quella chiamata per voi non arrivi mai" disse guardandolo con occhi cupi. Sorrise alla suora e continuò "ora devo andare. I miei bambini mi aspettano e hanno bisogno delle mie cure. Arrivederci Dottore."
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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