E mentre Dacey si perdeva nei suoi pensieri, sentendo il suo cuore simile a quell'arido ed inospitale deserto, i cui unici fiori erano quelli selvatici che spuntavano tra le rocce arse, dalla carrozza precedente arrivarono tre individui.
“Qui c'è posto...” disse uno dei tre agli altri due “... prego, sediamoci qui.” E presero posto.
Erano tre uomini dall'aspetto borghese, panciuti e baffuti, insomma quegli ometti che con bombetta, valigia e bastone pullulavano nelle affollate stradine di una qualsiasi delle città del tempo.
“Veniamo a noi...” l'uomo, aprendo la sua valigia e mostrando alcuni documenti agli altri due “... come detto in precedenza non abbiamo descrizioni attendibili della ragazza... sappiamo che era di certo giovane, di bell'aspetto... forse bruna, ma non è detto...”
“Possibile che non ci siano testimoni?” Chiese uno degli altri due. “Qualcuno che l'abbia vista a corte?”
“I testimoni” spiegò il primo che aveva parlato “non sono mai usciti vivi dal regno dopo la rivoluzione. L'unico era l'ex Ciambellano Reale, ma non era più lucido negli ultimi anni di vita e dunque non è mai riuscito a fornire una descrizione attendibile della ragazza.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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