Fermer smise di scrivere e restò a fissare Gwen per alcuni secondi.
“Oh, scusatemi...” disse sorridendo, per poi tornare ad annotare sullo schedario “... non è mia abitudine fissare le persone, ma devo dire di essere sorpreso... favorevolmente sorpreso naturalmente, dalla vostra esperienza... vi confesso che vi ho creduta una giovane infermiera alle prime armi e qui purtroppo non abbiamo tempo per il tirocinio... invece scopro che nonostante la giovane età possedete già un buon bagaglio di esperienza... ottimo.” Chiudendo lo schedario. “Credo non occorrano altre notizie. Prego, vi mostro gli alloggi.”
La condusse attraverso un breve corridoio.
“Ecco, laggiù ci sono le nostre stanze. La vostra è quella di destra. Naturalmente come civile voi alloggerete qui. Stesso discorso per me, sebbene militare medico, in quanto preferisco avere i pazienti sotto controllo.” Guardò la ragazza negli occhi. “Gwen, è inutile dirvi che questo è un lavoro duro, spesso crudele. A volte arrivano qui soldati con la carne maciullata o con ferite talmente gravi da far rivoltare il sangue. Siamo in guerra e questo è il fronte. Tenetelo bene a mente. Se deciderete di desistere e andare via, io vi capirò.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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