“Ottima scelta, signorina.” Disse il taverniere a Dacey. “Pochi minuti e vi porterò il tutto.” E tornò in cucina.
Come detto la taverna non era molto affollata e la voce della ragazza, mentre ordinava la sua cena, fu subito udita al tavolo dei quattro, soprattutto da Guisgard.
Il militare alla voce della ragazza si voltò istintivamente e fu sorpreso dal suo aspetto, restando a fissarla per alcuni minuti.
“Smettete di fissare le ragazze, capitano...” mangiando Leones “... abbiamo un compito da portare a termine ed il vostro spasimare per ogni donna è solo un perditempo.”
“Con la vostra parte di ricompensa” fece Fines “potrete corteggiare tutte le ragazze del mondo.”
“Stavolta” mormorò Guisgard “il mio indugiare su quella ragazza è del tutto disinteressato. Da bramosie d'amore intendo. Guardate voi stessi... cosa ve ne pare?”
“Vi prego, capitano...” bevendo Leones “... vi pare che tre rispettabili borghesi passino il tempo a guardare una sconosciuta seduta in una taverna?”
“Si, se la ragazza può valere tre milioni di Taddei.” Disse Guisgard.
A quelle parole i tre borghesi si voltarono a guardare verso il tavolo di Dacey.
“Non notate anche voi una decisa somiglianza col ritratto della principessa?” Chiese il militare.
“Vaga somiglianza direi...” Poeh.
“Invece a me sembra abbastanza somigliante...” mormorò Fines.
“I ritratti ingannano...” disse Leones.
“A noi interessa che inganni la Gran Baronessa...” Guisgard senza distogliere lo sguardo da Dacey.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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