Discussione: Nei cieli di Evangelia
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Vecchio 29-10-2015, 04.07.20   #252
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sorrisi piano a Zac.
"Devi essere un folle per fare questa vita, e per amarla ancor di più... non siamo semplici soldati, siamo molto di più, la legione straniera è una scelta di vita, estrema, epica, unica.. difficile da capire... a volte il limite tra follia ed eroismo non è poi così netto.. e dato che ci sono uomini come voi, che non sono in grado di combattere né vorrebbero farlo, ecco spiegato perché ci sono donne come me, che combattono al posto vostro.." con un sorrisetto irriverente.
Poi arrivò Tesua.
"Amico mio hai proprio ragione.." guardando il mio boccale vuoto "Dici che Armand si ricorderà di noi?" divertita.
"Credo che il comando non sappia un accidente di quello che accade qui.." alzando gli occhi al cielo "Abbiamo gli istruttori di volo no? Ci pensino loro.." sbuffai "Però è un bene che sempre più giovani desiderino arruolarsi.." con un sorriso nostalgico.
Io l'avevo desiderato da sempre.

Quel giorno camminavo velocemente diretta dalla mia cara nonna, mentre commentavo con lo sguardo qualche manifesto di Canabias che era arrivato fin lì, sognando il giorno in cui sarei stata in grado di combatterli.
Pensieri, quelli, che mi assorbivano totalmente.
"Clio!" mi sentii chiamare e poi prendere il braccio.
Nel voltarmi mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso.
Sussultai e spalancai gli occhi increduli.
Il mondo si fermò per un istante, mentre il mio cuore accelerò all'impazzata.
Odiavo quando mi faceva quell'effetto.
"Scusa, non volevo spaventarti.." sorridendo lui.
Sarebbe stato difficile spiegare che "spaventato" non era la parola adatta.
"Ehi, Neko, che c'è?" cercando di apparire distaccata.
Lui mi guardava con un sorrisone.
"Indovina.." divertito.
"Che diavolo ne so.." vagamente infastidita, al che lui rise e mi porse un foglio.
"Su, un po' di suspance.." divertito.
Sbiancai.
"Dici.. dici sul serio?" alzando gli occhi su di lui, per poi sorridere.
Lui annuì.
"Beh, è scritto lì, no?" indicando il foglio con lo sguardo.
Lo lessi almeno tre volte prima di rendermi conto che non me lo stavo immaginando.
La legione straniera cercava volontari.
Uomini e donne.
"Possiamo andarci insieme.." sorrise lui.
Insieme.
Una parola meravigliosa che avrei voluto sentirgli dire ogni singolo giorno.
Ed in effetti eravamo sempre insieme, ma non come avrei voluto.
"Sarebbe il massimo.." risposi, sinceramente, con un sorriso "I miei non mi lascerebbero mai, ma sono anni che preparo la fuga con Azelle, ci potrebbe stare.." divertita.
Non amavo starmene con le mani in mano, ed erano anni che sognavamo di combattere Canabias in prima linea.
Eravamo inseparabili, io e Neko, stessi ideali, stessi sogni e visione del mondo e della vita.
Coltivavamo insieme il sogno di arruolarci nella legione straniera.
Anzi, in realtà il sogno era mio ma col passare del tempo lo aveva conquistato.
Ahimè, soltanto il sogno di eroismo e la volontà di combattere Canabias.
Niente di più.


Il pensiero di quel giorno mi strappò un lieve sorriso.
Quel manifesto aveva cambiato la mia vita per sempre.
Come non mi mancavano quei giorni, quel dolore pulsante costante che non mi abbandonava mai, che diventava più forte ogni singolo giorno, che mi consumava, mi distruggeva, eppure di cui non potevo fare a meno.
Ogni tanto mi mancava lui, pensai con un sorriso triste.
L'avevamo realizzato il nostro sogno, dopotutto.
Lasciai che la mente indugiasse ancora un secondo al pensiero della mia vita da recluta.
Giorni che non mi mancavano per niente.
"Eh.." sospirai "Se ci pensi Tesua, siamo state reclute anche noi.." ridendo "Per carità come non li invidio.." divertita "Mi sembra siano passati cento anni!".
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