“Grazie.” Disse Guisgard smettendo di suonare.
Poi lui e Dacey udirono dei passi provenienti dalla strada.
Videro così un uomo che camminava col suo ombrello.
“Forse ho trovato il modo per riaccompagnarvi a casa.” Il militare alla principessa di Animos. “Ehi, voi!” All'uomo in strada.
“Dite a me?” Voltandosi quello.
“Si, mi occorre il vostro ombrello.” Annuì Guisgard. “La mia ragazza è infreddolita ed io non voglio farle prendere un malanno.”
“Mi spiace per la vostra ragazza” fece l'uomo “ma l'ombrello mi occorre.”
“Aspettate, intendo pagarvelo.” Guisgard.
“Non voglio bagnarmi.” Disse l'uomo.
“Facciamo così...” fece Guisgard “... lo compro adesso per mezzo Taddeo e domani ve lo rendo gratuitamente.”
“Dite davvero?”
“Avanti, prendete i soldi e datemi l'ombrello.” Con modi spicci il militare.
L'uomo annuì, gli diede l'ombrello, prese i soldi e andò via.
“Ecco...” Guisgard a Dacey “... perdonate la mia audacia nel fingermi il vostro amato ma ora posso riaccompagnarvi a casa...” facendo segno alla ragazza di venire sotto l'ombrello con lui.