Lo ascoltai mentre parlava, rivolto alla finestra.
Mi si stringeva il cuore a quelle parole. Evidentemente, non era facile neppure per lui, dopo il tempo passato qui.
Cosí mi avvicinai a lui, poggiando una mano sul suo braccio.
"Anche a me piace molto l'alba e in quanto indice di un nuovo giorno, invita a fare ancora di piú, ancora meglio di quanto si é fatto il giorno prima, invitandoci ad essere fiduciosi e speranzosi che ci puó ancora essere qualcosa di bello, se ci impegnamo a cercarlo e trovarlo" dissi guardando la bellissima alba, per poi guardarlo e continuare "Sapete, quand'ero piccola mia madre mi disse una cosa, che non ho mai piú dimenticato. Mi parló di un fiore, il tarassaco: sembra uno di quei fiori piccoli, delicati, che puoi buttare giú semplicemente soffiando, ma in realtá é uno fra i fiori piú forti che cresce nei terreni piú aridi e avversi e ci ricorda che non dobbiamo lasciarci abbattere, anche nei momenti piú brutti, riuscendo a riconoscere ció che ancora c'é di bello, come un bambino e un'alba in territorio di guerra" sorridendo e guardando questi ultimi due, per poi guardare Fermer.