Il caporale si voltò verso Marwel.
“Dunque” disse alla ragazza “vi sembro la balia del comandante? Cosa volete mi interessi di voi e del motivo per cui siete qui? Ora toglietevi dalle scatole!”
“Avanti, signore...” una delle reclute “... la ragazza non merita di essere trattata così...”
“Bene bene...” sarcastico il caporale “... abbiamo qui un filantropo. Come ti chiami, feccia?”
“Palos, signore.” Rispose il militare.
“Voglio subito venti piegamenti!” Gridò il caporale.
“Cosa?” Stupito Palos.
“Forza!” Urlò il caporale e Palos obbedì.
Intanto lo sguardo ed il sorriso che Marwel aveva rivolto poco prima al militare dagli occhi azzurri non erano sfuggiti al giovane.
Per questo quando il caporale si era rivolto con sgarbo alla ragazza, lui lo aveva guardato con astio.
“Cos'hai tu da guardare?” Il caporale al militare dagli occhi azzurri. “Ti da forse fastidio che tratti male questa ragazza? E' forse la tua ragazza? Rispondi!”
“No...” il militare.
“Non ho sentito!”
“No, signore.” Disse il militare dagli occhi azzurri.
“E allora bada ai fatti tuoi!” Intimò il caporale. “Cosa c'è?” Avvicinandosi al volto del giovane militare. “Mi odi, vero? Vorresti colpirmi, giusto? Ti piacerebbe, non è così?” Con tono provocatorio. “Vuoi forse fare anche tu dei piegamenti? Come ti chiami, canaglia?”
“Icarius, signore...” rispose il militare dagli occhi azzurri, per poi fissare Marwel.