La luce solcava l'erba come un predatore in cerca della sua preda.
Tutt'intorno silenzio, rotto soltanto del debole respiro di Rodian e da quello di Altea.
La tensione era alta.
Il pilota teneva stretta la nobile, quasi ad impedirle anche di respirare.
Furono attimi lunghi, infiniti.
Poi la luce si allontanò.
Si udì ancora il rumore del motore, che stavolta però si allontanava.
Passarono altri istanti, ugualmente lunghi.
Poi finalmente la morsa che stringeva Altea si allentò.
“Sembra sia andata bene...” disse Rodian “... dobbiamo allontanarci da qui, andare lontano, fuori dalla loro portata... seguitemi e fate meno rumore possibile...” e prese a strisciare tra l'erba.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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