Guisgard rise appena.
“Diciamo” disse a Dacey “che come voi anche io ho avuto modo di stare a stretto contatto con la nobiltà. I loro abiti sfarzosi, l'aria insofferente, le loro frivolezze e tutto il resto.” Sorridendo. “E trascorrere del tempo con chi è tanto diverso da noi alla fine un po' ti insegna qualcosa.” La guardò. “Forse ora dovreste tornare a dormire. La principessa di Animos doveva essere una ragazza pigra e viziata, di quelle che si svegliano a Mezzogiorno.” Divertito. “Dunque non voglio correre il rischio di vedervi stanca e con le occhiaie domattina.” Facendole l'occhiolino.