Gaynor indossò la sua sfarzosa vestaglia di pizzo e raso rosa, con ricami alla belle epoque e lasciò il suo alloggio.
La base era percorsa da legionari che di corsa andavano in ogni direzione.
Quasi, cosa assai incredibile, neanche si accorgevano di loro.
“Madama...” disse ad un tratto qualcuno alle sue spalle “... certo che vedendovi da vicino è ancora più sconvolgente la cosa... in senso positivo intendo.” Sorridendo.
Era un uomo alto e magro, sulla sessantina, con giubbotto da aviere, cappellino militare e baffi brizzolati.
“Comunque non dovreste star qui, o finirete per essere travolta.” Aggiunse. "Mi chiamo Park... ex capo istruttore ed ora addetto alla sorveglianza degli hangar."