Dacey raggiunse il pianoterra della taverna e trovò i quattro suoi compagni di viaggio seduti ad uno dei tavoli.
“Buongiorno.” Disse Guisgard. “Vi vedo in forma stamani, Diana. Sono lieto abbiate dormito bene.” Sorridendo.
Il taverniere portò in tavola ciambelle, focacce, confetture varie, latte e caffè.
“Pancia mia fatti capanna.” Fece Leones, tuffandosi poi su quell'invitante colazione.
“Prendete...” Guisgard passando a Dacey il vassoio con le ciambelle e le focacce “... latte o caffè?”
“Tutto squisito.” Mangiando Poeh.
“Prima lezione...” il militare alla principessa di Animos “... approfitteremo della colazione... quando i nobili si siedono a tavola assumono sempre un'espressione distaccata, indifferente, quasi disgustata. Come se il solo vedere il cibo provocasse loro nausea. Insomma non dovete mai mostrare di avere fame. Infatti molti aristocratici preferiscono mangiare prima e sedersi così a tavola con gli altri senza avere più appetito.”
“Per Bacco!” Esclamò Leones. “Siete esperto anche su questo!”
“Certo.” Annuì Guisgard, prendendo poi una ciambella. “La ciambella ad esempio” mostrandola “va spezzata in due e poi inzuppata...” bagnandola nel latte “... un movimento secco, accennato appena... bagno e subito tiro fuori...” mordendola “... ecco, così la ciambella non diventa troppo molla e non si rompe, candendo poi nel latte. Regola fondamentale questa che ad una tavola nobiliare non viene mai dimenticata.”
“Siete un portento!” Ridendo Fines.
“Già.” Mangiando il militare. “Potrei scriverci un libro. E forse un giorno lo farò.” Guardando poi Dacey.