Risi piano alle sue parole.
Poi, la sua frase.
Mi appoggiai al muro, facendomi un po' piú seria, sempre mantenendo un leggero sorriso.
"Dunque perché vi siete posto il problema se stessi o meno "tentando" il mio superiore medico? Dopotutto non credo di aver detto nulla di cosí equivoco, se non qualcosa che assecondasse le vostre parole..." con un'alzata di spalle, abbassando lo sguardo, per poi guardarlo di nuovo negli occhi, curiosa di sapere cosa avrebbe risposto.
Non so dove avevo preso quest'audacia, ma era esattamente ció che volevo chiedergli.