La squadriglia di Clio ritornava al forte.
La fabbrica era stata riconquistata ed in breve la sorveglianza privata arrestò gli scioperanti superstiti e li inviò a Città di Capomazda, in una delle tante prigioni che pullulavano di traditori, sovversivi, anarchici ed anticlericali.
Il volo di ritorno fu silenzio.
Un silenzio a tratti insopportabile.
Avvistarono il forte ed atterrarono.
E subito i meccanici li aiutarono a scendere dagli abitacoli.
Saltata giù dal suo caccia, Clio trovò ad attenderla Tesua.
“Conto tre caccia mancanti...” disse.
Ma in quell'istante si intravidero altri due nel cielo, quello di Kostor e di Qurt.
“Preparate un aeroimorchiatore...” fece Pintos.
“Chi?” Chiese Tesua.
“Geris...” rispose Pintos.
“Com'è accaduto?” Tesua a Clio. “Sono stati gli scioperanti?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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