Guisgard restò a fissare Dacey che irritata entrò nella biblioteca senza neanche aspettarlo.
Il militare allora la seguì e le fece poi cenno di sedersi ad uno dei banchi liberi.
“Suvvia...” disse sorridendo “... non volevo mica offendervi. Anzi, era un complimento, sapete? Ho detto che le cameriere accendono le fantasie dei loro padroni, non che poi le soddisfino. Pensate davvero che per interpretare una principessa avrei scelto una ragazza qualunque? Ovvio che mi hanno colpito i vostri occhi puliti, il viso aggraziato ed i vostri modi. E se volete saperla tutta sono in qualche modo lieto di sapere che il figlio della vostra padrona non ci abbia provato, o che comunque voi gli abbiate dato il benservito. Posso essere sincero? Mi sta anche un po' antipatico quel tipo.” Facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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