"Beh, è già un buon inizio" disse Marwel alzandosi in piedi, poi lasciò ai bambini la libertà di uscire in giardino e divertirsi e chiese loro di far giocare Danny e di non lasciarlo mai da solo. Quel bambino aveva bisogno di affetto e Marwel era pronta a dargliene più di quanto gliene servisse.
La ragazza andò in camera sua e si vestì abbandonando finalmente la camicia da notte, poi si acconciò i capelli in modo che non le dessero fastidio e tornò di sotto per mettere in ordine la casa. C'erano da fare una marea di cose e in più sarebbe dovuta uscire per poter acquistare qualche vestito per Danny e della verdura per la cena.
Lo sguardo le cadde casualmente sul barattolo in cui teneva il denaro per i biglietti del treno nel caso in cui Evangelia fosse stata bombardata e i bambini fossero stati costretti ad andarsene. Sapeva bene dove li avrebbe mandati: a Capomazda abitavano dei grandi amici dei suoi defunti zii. Li aveva conosciuti tanti anni prima e quando scoprirono che aveva messo su un orfanotrofio, non rimasero con le mani in mano e cominciarono a mandarle dei soldi per aiutarla.
Aveva già scritto loro chiedendo di accogliere i suoi bambini in caso di pericolo e avevano accettato di buon grado.
Fece il bucato e rimise in ordine le stanze dei bambini, poi uscì di casa e si diresse verso il centro.
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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