Fermer indossò la sua divisa da ufficiale medico, elegante e con i gradi in bella mostra, prendendo poi il lungo cappotto chiaro.
Si voltò allora verso il corridoio per attendere che Gwen fosse pronta e la vide.
Era un abito lungo, elegante e di un colore della tonalità del ghiaccio, vivacizzato da leggeri e leggiadri motivi tra il rosso ed il rosato.
L'abito lasciava le spalle scoperte e sembrava donare al candore della ragazza una luce nuova, diversa.
Una soffusa sensualità, una velata eppur chiara screziatura al suo essere ragazza della porta accanto.
I capelli neri erano raccolti da un frontino sottile e sistemati alla moda delle fanciulle Afralignonesi.
“Siete stupenda...” disse Fermer fissando Gwen, per poi porgerle la mano come un degno cavaliere alla sua dama.
E lasciarono l'infermeria, diretti al saloon di Armand.