Dacey ascoltò ogni parola di quell'uomo.
I tre borghesi, invece, non sapendo nulla della Freccia d'Argento, continuarono a giocare la loro partita a carte.
Ma il discorso tra l'uomo ed il taverniere continuava.
“Qualcuno dice” disse l'uomo “di aver visto proprio quell'aereo scontrarsi con i Valchiria l'altro giorno.”
“Un solo aereo contro due di quei caccia?” Fissandolo il taverniere. “Impossibile.”
“Eppure molti giurano sia così.” Annuì l'uomo.
“E chi lo pilotava?” Il taverniere. “Nessun pilota è tanto pazzo da fidare un Valchiria. Figuriamoci due.”
“Eppure i resti dei due Valchiria sono nel deserto, ad un paio di miglia da qui.” Spiegò l'uomo. “Di sicuro era un asso a pilotarlo e non certo un pilota normale.”
“Mah, non mi intendo di queste cose.” Mormorò il taverniere. “Ma i legionari cosa dicono? Era uno di loro?”
“Non credo...” l'uomo “... e ho sentito vogliono vederci chiaro... per me vogliono mettere le mani sull'aereo ed arrestare il pilota.” E finì il suo vino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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